Gela. A oltre due mesi di distanza dal suo arresto, ha ammesso di aver utilizzato una pistola per difendersi dall’aggressione di almeno quattro conoscenti che lo avrebbero accusato del furto di due cavalli.
Aveva negato le accuse. Il ventiseienne Davide Giarrizzo, attualmente detenuto nel carcere di contrada Balate, è stato sentito dal pubblico ministero Antonio D’Antona. Subito dopo il suo arresto, messo a segno dagli agenti di polizia del commissariato che hanno analizzato anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona di Villaggio Aldisio, il giovane aveva negato di aver sparato. Adesso, però, ha ammesso l’utilizzo di una pistola solo con l’obiettivo di evitare l’aggressione.
Chiesta una misura alternativa al carcere. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Giuseppe Fiorenza, intanto, ha già provveduto a depositare una nuova richiesta tesa ad ottenere una misura alternativa a quella della detenzione in carcere.
