Gela. “Tornaconti personali” e “ruggini” hanno affossato un centrodestra locale che ancora oggi non riesce ad avviare un confronto interno, come abbiamo riferito. Il dirigente della Dc Natino Giannone si porta avanti nella disamina. “Credo che la disfatta del centrodestra abbia delle responsabilità oggettive. In ogni partito ci sono personaggi che hanno operato per il proprio interesse e per il proprio tornaconto – dice – non considerando le difficoltà nelle quali versa la nostra città. È chiaro che il centrodestra perde perché prevalgono ruggini personali. Se Pino Federico e Salvatore Scerra avessero fatto parte della coalizione e non fossero stati bistrattati e snobbati dai partiti, sicuramente non ci sarebbe stata storia”. Una cosa è certa, secondo Giannone, “il centrodestra in città non gode di ottima salute”. Al contempo, richiama alla collaborazione per la città. “Bisogna dare merito e lustro a chi ha coordinato la campagna elettorale vincendo le elezioni, quindi al sindaco Terenziano Di Stefano. È chiaro che ci sono mille difficoltà da affrontare e superare. Auguro a tutte le forze politiche della città – aggiunge – di mettere a disposizione dell’amministrazione, con responsabilità verso i cittadini, le proprie competenze e le proprie capacità, senza alcuna appartenenza partitica. Bisogna rimettersi in carreggiata per dare una una vocazione alla città. Da centrista mi auguro che risorga, per dare equilibrio anche a livello nazionale”.
La Dc è stata un perno della coalizione che ha messo insieme i partiti del centrodestra e i moderati, a sostegno dell’ingegnere Cosentino. Per Giannone, la strategia andava concertata senza perdere i pezzi poi confluiti in “Alleanza per Gela”.
Va curchiti!!
Sono stati loro a prendere le distanze e ora è colpa del CDX?
Cerca di seguire le giuste dinamiche avvenute e mi meraviglia come cuffaro gli faccia dire questo.