Gela. La proroga tecnica concessa a Ghelas scade a fine mese. Difficilmente si potrà arrivare a definire il nuovo contratto, così da rinnovare il rapporto tra il Comune e la società in house. La soluzione che al momento sembra più probabile, in attesa di riscontri dal municipio, è quella di un contratto ponte, sostanzialmente con la piena conferma dei servizi attuali (ad esclusione della sosta a pagamento e dei parcheggi) e l’aggiornamento delle schede tecniche. La scorsa settimana, l’amministratore Ghelas Francesco Trainito ha avuto incontri con il segretario generale del Comune, Loredana Patti, e con il dirigente del settore affari legali, l’avvocato Mario Picone, che in questa fase sarà il referente per Ghelas. Allo stesso tempo, Trainito sta lavorando ad un nuovo piano industriale, che però richiederà più tempo. “La mia idea rimane il rilancio della Ghelas – spiega – anche per questo ritengo necessarie nuove assunzioni, per integrare il personale che ormai non c’è più, causa pensionamenti. Servono assunzioni nel settore manutenzioni e in quello elettrico. Il piano passerà poi all’amministrazione comunale, che lo valuterà prima dell’approdo all’assise civica. Ci vorrà però del tempo. Per questo motivo, ho proposto un contratto ponte, confermando gli attuali servizi, dei quali il Comune ha assoluta necessità”. L’amministratore della società in house, in questi giorni, attende inoltre che prendano servizio i dodici lavoratori socialmente utili, che da Irsap sono transitati al Comune. Sono destinati a svolgere attività, coordinata dalla multiservizi. “Possono essere una soluzione importante”, aggiunge Trainito. Nella prospettiva di un nuovo piano industriale, invece, il manager Ghelas non esclude altre opzioni. Sta valutando l’eventuale impegno della società in servizi ulteriori come la riscossione dei crediti (che in municipio è assai carente) e le pratiche di sanatoria edilizia. Tutte caselle che dovrà essere l’amministrazione comunale, però, a sbarrare, qualora decidesse di affidarsi all’in house.
Una proposta di modifica del contratto Ghelas, che sul finire dello scorso anno fu ritirato dall’amministrazione comunale, nelle scorse settimane l’ha ratificata la commissione sviluppo economico. Il presidente Rosario Faraci e gli altri componenti aspettano riscontri, anzitutto dal sindaco. “Riteniamo che sia una proposta che possa andare a vantaggio sia del Comune che di Ghelas – dice Faraci – la municipalizzata potrebbe intervenire sull’ammodernamento degli impianti elettrici, facendo risparmiare circa sei milioni di euro in un anno al Comune. Inoltre, la manutenzione del verde potrebbe essere affidata a società terze, attraverso Ghelas, che allo stato non riesce ad avere risorse sufficienti per occuparsene, in maniera efficiente. La proposta l’abbiamo elaborata e inoltrata, dopo aver avuto Trainito in audizione. E’ stata un’attività molto complessa. Aspettiamo perlomeno una risposta dal sindaco, con le relative motivazioni qualora decidesse di non darle seguito”. Ghelas, oltre ad un piedistallo amministrativo, continua a costituire una chiave di volta molto importante nei rapporti di maggioranza e le decisioni del sindaco potrebbero certamente incidere.