Gela. “Non posso che ringraziare il sindaco per l’esperienza che mi ha permesso di fare alla Ghelas, per la fiducia e per essere stato sempre al mio fianco nel lavoro di risanamento”. L’ingegnere Francesco Trainito lascia la municipalizzata, dopo tre anni, e al suo posto arriva Pietro Inferrera, già esperto del sindaco per la pianificazione strategica. Lo stesso Trainito, che tanti davano certamente riconfermato, non tocca troppo l’aspetto politico della nuova nomina. “Oggi capisco che a causa delle elezioni regionali il sindaco ha problemi – dice – ma io non mi occupo dell’aspetto politico. Devo dire che la nomina di Inferrera è di alto profilo e anche io avrei optato per una scelta di questo tipo”. L’ingegnere, nominato da Greco tre anni fa, si congeda dalla municipalizzata, tirando somme non definitive ma comunque rivendicando quanto fatto. “Ho trovato una società vicina alla messa in liquidazione – aggiunge – Ghelas non aveva un software di contabilità né un protocollo elettronico. Non aveva nulla di una società per azioni. Ora, invece, lascio una vera e propria società per azioni. Il mio rammarico è di non aver avuto a disposizione il contratto triennale che abbiamo da poco definito. Anzi, spero che inizi ad essere applicato da subito. E’ fondamentale per programmare e per garantire ogni tipo di attività. Bisogna però procedere anche a nuove assunzioni. Purtroppo, questa società è nata male e nel passato la politica l’ha gestita anche peggio”. Greco scelse Trainito anzitutto con la “missione” di risanare i conti. I numeri non sono ancora del tutto garantiti ma il manager ammette che è stato fatto molto, proprio su questo versante. “Da un punto di vista economico è in equilibrio – spiega – su un piano finanziario, invece, ancora no. Il Comune, troppo spesso, ritarda i pagamenti delle fatture e la società va in sofferenza. Ci sono ancora fatture del 2020 e del 2021 che devono essere coperte, per circa 350 mila euro. Abbiamo sempre assicurato il pagamento degli stipendi e tutti gli oneri. Abbiamo pagato il tfr dovuto ai lavoratori e sanato sette anni, su undici in totale, di mancati versamenti delle quote del trattamento di fine rapporto. Quando mi sono insediato c’era un debito con i fondi pensione di quasi due milioni di euro, oggi siamo scesi a 650 mila euro. Non potevamo permettere che si proseguisse con la pratica di non pagare le quote dei tfr, che sono soldi dei lavoratori”. Anche l’ingegnere Trainito è conscio che tanto ancora si può fare.
“I servizi? Sono consapevole che il verde pubblico non sia perfetto e l’ho anche detto – continua – il dirigente del settore, prima di lasciare il Comune, ha inoltrato una nota al sindaco, spiegando che per avere un adeguato verde pubblico servirebbero almeno due milioni e mezzo di euro all’anno e venticinque operatori. Se questa società in house avesse avuto trentacinque dipendenti, tutti destinati alle manutenzioni, avrebbe garantito ottimi risultati. Invece, con pochissimo personale bisogna sostenere una mole enorme di attività. A Ghelas non servono operatori negli uffici, servono lavoratori per le manutenzioni. Ancora oggi, il grosso del personale si occupa dei servizi comunali, negli uffici dell’ente. Per questo motivo, non è possibile assicurare la piena efficienza di tutti i servizi. Altrimenti, bisognerebbe esternalizzarli. Ma, in questo caso, a cosa servirebbe una società in house?”. Trainito lascia ad Inferrera e non sembra per nulla intenzionato a metterla in politica, anche se è consapevole del fatto che la sua mancata conferma sicuramente non è piaciuta al gruppo che l’ha sostenuto e ha spiazzato buona parte degli alleati del sindaco Greco. “Sono soddisfatto di quanto fatto”, conclude.
Sono consapevole che il verde pubblico non sia perfetto ………..almeno su questo sei coerente! non capisco il ringraziamento, vorrete dire un vero fallimento da chiudere. una cosa pubblica che non serve ed i lavoratori? dategli il reddito di cittadinanza e fate pulire il verde si risparmia….provare per credere!!!
Come ho già detto in precedenza, ancora non abbiamo capito a cosa serve la Ghelas, una volta che non ha mai adempiuto agli scopi ed agli obbiettivi per i quali doveva servire.Ma perché continuate a buttare via i soldi dei gelesi, nel momento in cui Ghelas non fornisce assolutamente servizi adeguati alle esigenze della città e dei cittadini?
Rimgraziamenti di che’?? I commenti dei cittadini parlano da soli, loro se la cantano e loro se la suonano, sono completamente scollegati con la Città e i cittadini, se è una vera Spa perché non partecipano ai lavori pubblici e si mettono in concorrenza con le imprese che operano sul mercato, con costi molto, ma molto al di sotto dei prezzi che noi tutti paghiamo per i servizi non certo ottimali.
Firmato Giuseppe Migliore, diventerà bellissima