Gela. Il destino della multiservizi Ghelas? Nonostante i tempi che corrono a Palazzo di Città, con il rischio concreto di dissesto finanziario, “per l’azienda non ci sono preoccupazioni eccessive”. Il manager della società in house Pietro Inferrera non pare preoccupato da eventuali contraccolpi. “Ho fatto domande precise, anche sul piano giuridico – dice – Ghelas non fornisce servizi essenziali ma è una municipalizzata anomala, che è fondamentale per le attività che l’ente comunale svolge. Escludo categoricamente che ci siano rischi per il prosieguo. Anzi, l’unica vera preoccupazione è che il Comune riesca ad uscire prima possibile da questa fase di verifica, anche perché per Ghelas occorre formalizzare il nuovo contratto che ci consentirà di programmare. E’ impensabile che si faccia saltare il banco con sessantacinque dipendenti che di fatto assicurano un supporto fondamentale al Comune”. Il manager ha già attuato un piano di risparmio e attende di capire quali soluzioni prevarranno in municipio. “Nel caso di un riequilibrio presenteremo il contratto, magari con un budget diverso. Ma da questo punto di vista, già adesso siamo con costi ridotti visto che non arriviamo ai quattro milioni di euro annui ma a tre milioni e settecentomila euro. Nell’ipotesi estrema del disseto, invece, probabilmente ci sarà un taglio del budget che non significa licenziamenti. Andremo comunque avanti garantendo le attività in municipio. I servizi? Nell’eventualità di una riduzione, magari verrà meno quello del verde pubblico ma escludo che possa essere depennata l’attività per l’illuminazione pubblica e l’efficientamento, visto che è quella principale per i fondi delle royalties. La società non corre rischi. Al momento, le uniche difficoltà le stiamo riscontrando per il pagamento dei fornitori e per il tfr ma questo dipende dal fatto che il credito da 194 mila euro che vantiamo nei confronti del Comune è un debito fuori bilancio e finirà nelle procedure che saranno attivate. Se avessimo già avuto anche quelle somme non ci sarebbero neppure queste difficoltà”.
E’ inevitabile che la crisi degli atti finanziari che si registra in municipio stia facendo montare una certa preoccupazione tra i lavoratori della multiservizi. Attualmente, per Ghelas vale la proroga autorizzata a fine 2022 e che si protrarrà per tre mesi. L’amministratore lancia messaggi di forte distensione mentre il ruolo della società non sembra affatto in discussione. A breve, potrebbero essere proprio gli operatori Ghelas ad occuparsi anche delle pratiche di condono edilizio, su richiesta sempre dell’amministrazione comunale e del neo assessore al ramo, l’architetto Paolo Marchisciana.