Ghelas-Comune, l’azienda vanta ingenti crediti: affidato incarico per il recupero

 
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Gela. Il piano industriale della società Ghelas multiservizi, a inizio settimana, è stato ufficialmente trasmesso a Palazzo di Città. Era il passo necessario per proseguire l’iter che dovrà condurre al nuovo contratto pluriennale. Il sindaco Terenziano Di Stefano, che si è affidato all’avvocato Harald Bonura, vuole chiudere prima possibile, anche con la predisposizione della relativa delibera. In questi giorni che precedono la fine dell’anno, ci sarà l’ufficializzazione di un’ulteriore proroga tecnica, in attesa di un contratto ancora da formalizzare. La proroga in essere scade infatti il 31 dicembre. Toccherà alla giunta deliberare. Non è solo la questione della programmazione e del contratto a tenere banco. Intorno a Ghelas si muovono i numeri per un equilibrio finanziario essenziale alla stabilità societaria. Su questo lavorano inoltre il manager Guido Siragusa e gli uffici dell’azienda, a partire dal consulente che si occupa proprio di questi aspetti. Il management ha da poco attribuito un incarico legale, all’avvocato Emanuele Maganuco. L’intenzione, anzitutto in via stragiudiziale, è di recuperare crediti vantati verso Palazzo di Città, per servizi legati all’anno 2022, per un totale di oltre 65mila euro. Le relative fatture sono state emesse ma i pagamenti non sono arrivati nelle casse della società, che ha bisogno di avere le necessarie coperture. Allo stesso tempo, l’incarico affidato al legale avrà come scopo recuperare ulteriori crediti “già iscritti a bilancio ma non ancora fatturati”, per un ammontare notevole, pari a oltre 369mila euro.

L’intento è arrivare, in entrambi i casi, a soluzioni stragiudiziali, con l’accordo tra società e Comune. In caso contrario, non si esclude la via giudiziale. Il dialogo tra le parti, con il manager Siragusa e il sindaco Di Stefano, va avanti da tempo e pare esserci una tendenziale unità di intenti. Ghelas per avere piene garanzie sul futuro ha necessità non solo del contratto pluriennale ma anche di incassare i crediti vantati nei confronti di Palazzo di Città, dato che l’ente controlla per intero l’azienda ed è l’unico committente dei lavori e dei servizi.

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