Gela. Ghelas, in questi ultimi giorni, è tornata alla ribalta. Come abbiamo riferito la scorsa settimana, l’amministratore Francesco Trainito sembra ormai ai saluti finali, non ritenendo di dover proseguire il suo mandato. Dovrebbe lasciare non appena sarà approvato il bilancio 2021. Insieme al suo, scadono i mandati anche dei componenti del collegio dei sindaci. Questa mattina, i sindacati hanno avuto un incontro con lo stesso manager e con il sindaco Lucio Greco. Le organizzazioni di Filcams-Cgil, Ugl terziario e Uiltucs, hanno confermato tutte le preoccupazioni, anche per gli stipendi che tardono. Un vero rilancio, secondo i segretari Nuccio Corallo, Michelangelo Mazzola e Gianamtteo D’Arma, passa solo da un piano pluriennale o comunque da un nuovo contratto, almeno triennale. La Ghelas potrà andare avanti, inoltre, se ci saranno nuove assunzioni, come più volte chiesto dal manager Trainito. “Per migliorare la città e anche in un’ottica di risparmio – dicono i segretari – che si ha quando a svolgere i servizi è la propria partecipata. Serve, come prevede la legge, sostituire almeno il 50 per cento dei lavoratori andati in pensione, cosa fattibile perché non si dovrà aggiungere un solo euro in più. Riteniamo, inoltre, che solo con queste assunzioni, da effettuare con avviso pubblico e a tempo indeterminato, si potranno rilanciare i servizi in sofferenza salvando la partecipata e i lavoratori”. Per i sindacati non possono più esserci alibi, neanche politici.
“Chi declama amore per la Ghelas lo deve fare con fatti compiuti. Bisogna prendere il coraggio con due mani – aggiungono – e dire se si sta dalla parte dei lavoratori o da qualche altra parte”. Un nuovo incontro si terrà a fine mese, quando ci saranno elementi maggiori, anche per il nuovo contratto, con il bilancio approvato. Potrebbe non esserci più il manager Trainito, ma in ogni caso i sindacati attendono risposte concrete per una ripresa aziendale, sicuramente non semplice.