Gela. L’amministratore di Ghelas, Francesco Trainito, ha già dato disponibilità per l’audizione, programmata dalla commissione consiliare sviluppo economico. La prossima settimana, il manager della municipalizzata sarà sentito dai consiglieri che hanno avviato verifiche e approfondimenti su diversi atti, che riguardano anche il nuovo contratto della società in house. Sul finire dello scorso anno, il sindaco Lucio Greco ha ritirato il contratto, arrivato all’assise civica. Sono emerse incongruenze da superare. Diverse anime della maggioranza hanno spinto per “congelarlo”, in attesa di ulteriori analisi tecniche. E’ scattata la proroga tecnica, di novanta giorni. In commissione sviluppo economico, il presidente Rosario Faraci e gli altri componenti, Luigi Di Dio, Virginia Farruggia, Pierpaolo Grisanti ed Emanuele Alabiso, hanno deciso di effettuare degli accertamenti, acquisendo dati e atti. Il confronto con Trainito, che avverrà in remoto, vista l’esigenza di garantire le misure anti-Covid, dovrebbe servire a fare maggiore chiarezza. Il manager, prima che il nuovo contratto arrivasse in consiglio comunale, aveva anticipato alcuni contenuti, a partire dalla rinuncia al servizio di sosta a pagamento e parcheggi, che l’amministrazione comunale è intenzionata ad esternalizzare. Il costo complessivo, per il Comune, si riduce, sotto la soglia dei 4 milioni di euro all’anno. Su Ghelas, in più occasioni, si sono accesi i riflettori della politica. La maggioranza del sindaco, nonostante Trainito abbia più volte incassato la piena fiducia del primo cittadino, non è mai stata così tenera con lui e con la sua gestione, che ha come punto fermo il risanamento economico della società.
Lo stesso Trainito si confronterà con i consiglieri della commissione e potrebbe essere l’occasione giusta anche per superare eventuali criticità. Uno dei componenti della commissione, il consigliere grillino Virginia Farruggia, negli scorsi giorni ha preannunciato l’intenzione di chiedere altri chiarimenti, anzitutto sul servizio di manutenzione del verde pubblico, affidato proprio a Ghelas, i cui vertici da tempo reclamano nuove assunzioni, per coprire al meglio le attività.