Gela. La procedura è stata revocata. “Non ci sono più i tempi tecnici”, spiega il commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco. Della gestione dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti, dopo il 30 aprile, dovrà occuparsi la nuova società in house, costituita appositamente dalla Srr4. E’ stata stoppata la procedura di gara per l’affidamento delle attività di “conduzione e manutenzione” dell’impianto diventato centrale nel ciclo locale dei rifiuti. “L’affidamento all’Ato Cl2 scade il 30 aprile – dice Panebianco – non ci sono i tempi per assegnare la gara, anche perché manca poco più di un mese. In base all’ordinanza del Libero consorzio, dopo il 30 aprile tocca alla società in house subentrare. Ho segnalato queste criticità gestionali alla Srr4. Andare avanti significherebbe uno sperpero economico e non possiamo permettercelo. Sarà la Srr4 a dover assumere le successive decisioni”. A questo punto, però, con la conclusione del periodo di gestione transitorio, si aprono tanti dubbi sul futuro più imminente. L’assembla della Srr4, attraverso il benestare dei Comuni, alcuni mesi fa ha chiesto l’avvio di un tavolo tecnico alla Regione, che non è ancora partito. C’è bisogno di fare ordine sulla gestione non solo del Tmb ma anche degli altri impianti. Sulla carta, toccherebbe alla società in house subentrare, sempre che ce ne siano le condizioni. Lo scorso anno, è stato individuato l’amministratore, l’ingegnere palermitano Giovanna Picone.
Allo stesso tempo, la giustizia amministrativa ha messo dei paletti al passaggio di consegne e la decisione definitiva non c’è ancora. Tutti aspetti che l’emergenza Coronavirus ha posto in secondo piano, ma che sono ineludibili, soprattutto se si vorrà evitare l’ennesima emergenza.