Gela. Il pareggio non cancella l’amarezza della sconfitta interna con il Gragnano ma vale tanto. Non consente intanto all’Igea Virtus di raddoppiare i punti sul Gela ma soprattutto ha un valore psicologico non indifferente. Il secondo tempo è quello in cui il Gela ha dimostrato di meritare il pari, al cospetto di una Igea Virtus che si è limitata ad affidare ad Isgrò ogni velleità offensiva, appoggiato dalla potenza di Lescano e dalla velocità di Longo. I cambi sono stati determinanti. Gli ingressi di Kosovan e Montalbano hanno dato vivacità ed imprevedibilità allo scacchiere biancazzurro. Ed il pari è meritato.
Spogliatoi
Piero Infantino
“Le valutazioni generali si fanno a 4-5 partite dalla fine. Non ci siamo mai tirati indietro. L’obiettivo è quello di mantenere la zona play off. Dietro ci sono squadre che stanno pressando ma se continuiamo così nessun obiettivo è irraggiungibile. Oggi l’obiettivo è arrivare al quarto posto”.
Maiko Candiano
“Non era facile fare risultato qui dove nessuno ha vinto. L’aver segnato negli ultimi minuti come è successo col Gladiator, poi con Sersale ed anche con l’Igea Virtus dimostra che stiamo bene fisicamente e possiamo giocarcela fino alla fine. Pari importante con un pubblico eccezionale. Siamo contenti”.
Il ds Giovanni Martello
“Prova di orgoglio dei ragazzi. Abbiamo riscattato la sconfitta con il Gragnano. Ci sta soffrire nel primo tempo sul campo di una squadra forte come l’Igea Virtus ma nella ripresa abbiamo meritato il pari”.