Gela. Coraggio, personalità, orgoglio. E senza alibi. Il Gela domenica è atteso dalla capolista Rende. Dopo l’umiliante 5-2 di Frattamaggiore i biancazzurri sono attesi da una prova di carattere. Non ci sarà il difensore Angelo Bruno squalificato per somma di ammonizioni, tantomeno Giuliano Alma che nella migliore delle ipotesi tornerà tra due settimane. Non è il momento di guardare agli assenti. In casa il Gela, conti alla mano, ha vinto una sola partita e con il Sersale. Non proprio un avversario irresistibile vista la classifica. Poi i pareggi con Gladiator e Palmese e la sconfitta (immeritata) con l’Igea Virtus.
Serve una reazione. Il Rende è squadra solida in difesa (7 reti al passivo) e molto cinica in avanti (13 reti all’attivo). In campo esterno una sola ma pesante sconfitta (4-1 a Palmi). Il Gela non deve pensare solo alle qualità dell’avversario ma ritrovare fiducia. La pazienza dei tifosi è al limite. La curva rumoreggia ed è pronta a contestare.
Infantino e i giocatori hanno già chiesto scusa per la pessima prestazione di Frattamaggiore. Solo un successo potrà cancellare la delusione di domenica. Il Gela non avrà il miglior organico del girone I di serie D ma non può essere quello visto con Palmese e Frattese.
