Gela. Le forze militari e civili unite nel ricordo del maresciallo Sebastiano D’Immé, il valoroso carabiniere barbaramente ucciso diciassette anni fa a Locate Varesino durante un servizio antirapina.
Alla commemorazione religiosa, che si è svolta nella mattinata di ieri presso la chiesa di San Giovanni Evangelista a Macchitella, oltre ai familiari del Maresciallo D’Immè, erano presenti anche il Comandante del Comando Provinciale di Caltanissetta, Colonnello Roberto Zuliani, i carabinieri dei comandi stazione di Riesi, Mazzarino, Butera, Niscemi e Gela, il presidente dell’Associazione Antiracket, Renzo Caponetti e una rappresentanza del Cobar dei carabinieri nonché i rappresentanti dell’amministrazione comunale e di tutte le forze di polizia locali. Un cittadino modello D’Imme, un uomo che grande dedizione e amore portò un prezioso contributo alla lotta alla criminalità nel Nord Italia. Un sacrificio avvenuto mentre intercettava due pericolosi pregiudicati a bordo di autovettura rubata. Dal violento conflitto a fuoco che ne scaturì, il maresciallo D’Immè venne colpito in più parti del corpo e, benché gravemente ferito, con eccezionale coraggio e determinazione rispose al fuoco accasciandosi poi esanime al suolo. Per quel suo gesto coraggioso, il 18 maggio del 1998 il Presidente della Repubblica, ha insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”. Al termine della cerimonia religiosa, officiata da Don Giuseppe Fausciana, una corona di fiori è stata deposta sulla lapide del militare che riposa nel cimitero di Capo Soprano.