Gela, mercoledì a tinte biancazzurre al “Presti”: ritorna il turno infrasettimanale

Il Gela attende nella propria tana la Vigor Lamezia, quarta classificata in virtù di due vittorie ed una sconfitta ad una lunghezza di distanza dai biancazzurri.

23 settembre 2025 13:00
Gela, mercoledì a tinte biancazzurre al “Presti”: ritorna il turno infrasettimanale  - Foto di Davide Gerbino
Foto di Davide Gerbino
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Gela. Neanche il tempo di ricaricare le pile dopo la faticosa trasferta di Messina, che il Gela è costretto a voltare pagina e proiettare la mente sul turno infrasettimanale di domani pomeriggio contro la Vigor Lamezia. Sarà un mercoledì eccezionalmente a tinte biancazzurre quello che i sostenitori locali vivranno allo stadio “Presti” dopo svariati anni. Isolata al quarto posto in graduatoria con 6 punti, la squadra allenata da Foglia ha trionfato in entrambe le gare casalinghe al cospetto di Acireale ed Enna ma è scivolata sul campo della matricola Athletic Palermo. La loro seconda trasferta sarà proprio sul campo di un’altra neopromossa, il Gela, più in forma che mai a giudicare dalle ottime prestazioni sciorinate. Mister Cacciola dovrà fare a meno, però, di Benassi e Tuccio, che stanno recuperando da un infortunio muscolare, e di Sbuttoni, espulso al “San Filippo” con un errore da matita rossa del direttore di gara che ha rischiato di compromettere la gara. Probabile titolarità per la coppia formata da Giuliano e Petta, che per la prima volta partiranno insieme dal primo minuto.

“Sarà una partita insidiosa, per altro la seconda in una settimana dopo aver speso tantissimo a Messina - dichiara a Bar Sport il capitano del Gela Manuel Sarao - saremo in casa nostra e dobbiamo fare una prestazione all’altezza”.

A Messina, così come a Torre Annunziata e al “Presti” contro il Ragusa, i tifosi hanno compreso che questa squadra è un vero e proprio grande gruppo e nessuno si risparmia, né in allenamento e, chiaramente, neanche in partita, specialmente se la posta in palio è elevata. L’organico ha già trovato l’alchimia giusta e tutti partecipano alle manovre della squadra, offensive e in particolar modo difensive. Lo stesso Sarao, in più azioni, si è rivelato decisivo in difesa e a centrocampo a dare supporto alla squadra in fase di possesso e di non possesso.

“Il direttore conosceva già umanamente tanti degli elementi che ha portato qui - prosegue Sarao - io personalmente non lo conoscevo ma abbiamo parlato tanto prima di prendere questa scelta di venire a Gela. Lui ha sempre sottolineato che il culto del lavoro di noi professionisti deve essere anche messo al servizio del gruppo, in particolare dei più giovani, dentro e fuori dal campo”.

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