Gela. Difficile commentare una partita che non ha avuto mai storia. Nove gol al malcapitato Castel di Judica, che si consola con una rete che non mitiga l’imbarazzo per un pomeriggio da dimenticare.
La capolista non concede sconti e non si accontenta mai. L’impressione è quella che i biancazzurri vogliano il primato su tutto, non solo di punti, ma anche del miglior attacco (adesso in condominio con la Barrese) e miglior difesa (9 reti subite).
Eppure il tecnico Misiti qualche leggera apprensione la custodiva, visto che erano quattro le assenze di peso (Camiolo, Italiano e Greco per infortunio, Messana per squalifica). La rosa è però talmente ampia che apparire anche esagerata per un semplice campionato di Prima categoria. Ancora una volta la cornice di pubblico è degna di altri palcoscenici, con almeno 700 spettatori presenti tra tribuna e curva. Poco da raccontare invece della partita, che è stata un tiro al bersaglio. Le note a sorpresa sono due, ovvero il centrocampista Nicotra e il terzino Falsaperla. Il primo è leader in mezzo al campo e non butta mai la palla, mentre il secondo sulla corsia sinistra si muove in profondità. Mattatore del match sicuramente Mezzasalma, autore di una tripletta. Marcature aperte dal centrale difensivo Runza, con raddoppio di Passaniti dopo appena dieci minuti di gioco. Il Gela sul campo si diverte e Comandatore fa tris su assist di Ascia. Inizia poi lo show di Mezzasalma che segna il 4-0 da due passi ed il 6-0 con una conclusione fortissima dai venti metri. In mezzo l’inzuccata di capitan Ascia. Nella ripresa arrivano altri tre gol con Passaniti, ancora Comandatore e Mezzasalma. Nel finale la rete della consolazione ospite.
