Gela contestato, Infantino fa quadrato. “Diteci di tutto ma non che non abbiamo dignità”

 
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Gela. E’ sicuramente il momento più delicato della stagione. Fuori dai play off, senza il capitano per il finale di campionato, con alcuni calciatori acciaccati ed in evidente flessione atletica. I limiti del Gela vengono tutti a galla ma anche la dea bendata gli ha girato le spalle. Prendete le ultime due gare. A Palmi tre torti arbitrali hanno negato quantomeno un pareggio. Ieri il Gela non ha giocato bene. Ma pochi sanno che Evola aveva un polpaccio malconcio, Bulades reduce da tre giorni di febbre, così come Kosovan e Saitta ai box con Montalbano squalificato. Il Gela non ha la rosa di Leonzio o Cavese. Ieri in panchina c’erano sette under su nove giocatori disponibili.

La Frattese è più squadra. Ha saputo aspettare il momento giusto. Ha colpito e si è portata i 3 punti. Il Gela recrimina. Rigore su Bonanno generoso (siamo onesti suvvia…) ma il gol di Nassi sullo 0-0 era stra-regolare e Campanaro all’88’ poteva quantomeno evitare il ko interno. Difficile immaginare il finale di campionato. I biancazzurri rischiano di crollare psicologicamente ed i tifosi sembrano distaccati e un tantino spazientiti.

Il tecnico Pietro Infantino non cerca alibi ma allarga i concetti.

“Non accusateci di scarso impegno. Questa squadra ha grandissima dignità e sta dando il massimo. Siamo riusciti a stupire tutti ad inizio campionato, ma la nostra è una squadra capace di dare il meglio di se soltanto quando è al 100%. Il torneo sta esprimendo i veri valori. Lo avevo detto in tempi non sospetti: alla lunga le squadre costruite con un certo potenziale riusciranno a stabilire le vere gerarchie del campionato. Sono abbastanza navigato per capire certi momenti della stagione. Se fosse accaduto al contrario, ovvero un inizio stentato ed un finale a ridosso dei play off l’entusiasmo sarebbe più alto. Ma da questa base si può costruire un futuro importante, a prescindere se ci sarà o meno Infantino. Faremo l’impossibile per centrare i play-off”.

Ora la sosta e poi Rende.

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