Gela città "della memoria e dell'accoglienza": municipio illuminato di arancione
La data scelta per l’evento è simbolica, così come il colore scelto per illuminare il Palazzo di Città, rappresentativo del territorio: simboleggia i fumogeni di soccorso lanciati in mare per chiedere aiuto, un segnale di emergenza e di speranza
Gela. La città, come molte altre in Italia, aderisce alla Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, che si celebra il 3 ottobre. Sarà illuminato di arancione Palazzo di Città, nella notte tra il 2 e il 3 ottobre. L’iniziativa prende avvio dall’Associazione Comitato 3 Ottobre, nata all’indomani del tragico naufragio del 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa, in cui persero la vita 368 migranti, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’accoglienza e dell’inclusione. L’Istituto “E. Majorana” di Gela, diretto dalla dirigente Linda Bentivegna, partecipa da anni al progetto del Comitato, in rete con numerose scuole europee. Si tratta di un percorso educativo che promuove i valori dei diritti, della cittadinanza attiva e della partecipazione, con l’intento di diffondere una cultura di pace. Referente del progetto per l’Istituto è la Prof.ssa Sonia Madonia, che coordina le attività e accompagna studenti in un cammino di riflessione e crescita sui temi dell’accoglienza e della memoria. La data scelta per l’evento è simbolica, così come il colore scelto per illuminare il Palazzo di Città, rappresentativo del territorio: simboleggia i fumogeni di soccorso lanciati in mare per chiedere aiuto, un segnale di emergenza e di speranza. Il sindaco Terenziano Di Stefano, il presidente del consiglio comunale Paola Giudice e la commissione agricoltura, pesca e mare, presieduta da Alberto Zappietro, hanno accolto con grande convinzione la proposta, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica e favorire il dialogo tra cittadini e istituzioni. Un gesto che si configura come segno concreto di memoria e di impegno condiviso, volto ad affermare i valori universali della pace, della libertà, della democrazia, della convivenza civile e del rispetto dei diritti umani.
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