Gela a caccia di un altro attaccante, recuperano 3 dei 4 infortunati

Buone notizie dall'infemeria. Vicini alla guarigione Bollino, Benassi, Tuccio. Sarao ancora non disponibile.

28 agosto 2025 18:02
Gela a caccia di un altro attaccante, recuperano 3 dei 4 infortunati -
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Gela. Sarao no, Bollino, Tuccio e Benassi si. E’ questo il responso dello staff medico del Gela calcio riguardo i calciatori indisponibili. Le visite dettagliate effettuate dal dott. Pino Bonadonna e dal medico sociale Roberto Alabiso hanno dato buone speranze ai calciatori in vista del debutto in campionato di serie D. Ecco le condizioni dei quattro indisponibili:

Bollino

In seguito all’infortunio riportato domenica contro il Castrum Favara, gli accertamenti ecografici effettuati dal dottore Battaglia hanno escluso danni muscolari seri. Il calciatore svolgerà questa settimana un programma di lavoro differenziato e, salvo imprevisti, da martedì potrà tornare regolarmente a disposizione di mister Cacciola e del suo staff.

Tuccio

Durante la fase iniziale della preparazione di Linguaglossa aveva riportato uno stiramento muscolare di secondo grado. Sin da subito è stato sottoposto a terapie fisioterapiche e a lavoro di riattivazione in piscina. L’ulteriore controllo ecografico eseguito ieri ha evidenziato la completa guarigione. Il calciatore si aggregherà al gruppo da martedì.

Benassi

Maikol Benassi, uscito domenica per un affaticamento al flessore, è stato sottoposto ad esame ecografico che ha evidenziato una lieve elongazione muscolare. Dopo il ciclo di terapie fisioterapiche svolto in settimana, il difensore potrà tornare ad allenarsi regolarmente in gruppo da martedì.

Sarao

Il capitano, Manuel Sarao, reduce dal trauma subito la scorsa settimana e dal conseguente intervento chirurgico, nella giornata di ieri ha rimosso i punti di sutura. Dalla prossima settimana inizierà un programma di lavoro differenziato, con l’obiettivo di un pieno recupero per le prime giornate di campionato.

La società è ancora viva sul mercato. Era fatta per un attaccante che lo scorso anno in serie D aveva realizzato 10 reti. L’accordo c’è ma un problema personale del calciatore avrebbe sospeso la trattativa. Intanto sui social saluta l’ultimo totem del Gela, ovvero quel Saro Tuvè che rappresentava l’anima gelese dei biancazzurri. Dopo cinque anni ha deciso di lasciare per andare al Santa Croce. La società gli aveva proposto il rinnovo ma sapeva di essere indietro nelle gerarchie dei centrali difensivi e anche sugli esterni ed allora ha detto “no grazie”. 

Questo in sintesi il suo commovente addio al Gela. “Ogni ciclo ha un inizio e una fine. Questo effettivamente è il ciclo più bello che la vita potesse regalarmi. Un ciclo che parte sin da bambino, da quando mio padre mi portava con sé a guardare le partite del Gela, ai tempi della C1…quello stesso bambino che sognava di indossare un giorno quella maglia, la nostra…non la maglia della Juve, Milan o di altre squadre, ma quella del Gela. Gela è la nostra città e tutti abbiamo qualcosa da dare a questa squadra, un supporto morale ma anche economico visto gli sforzi che questa società ha fatto per ridarci il calcio, quello vero. Sono stati 5 anni bellissimi ed emozionanti…auguro ad ogni bambino che indossa le scarpette, ciò che io personalmente ho vissuto, ovvero il privilegio di indossare la maglia che io ho cucito nel cuore da sempre. Grazie a tutti quei tifosi che ancora oggi portano il nostro nome in tutti i campi; in questi 5 anni trascorsi insieme, siamo partiti dalla prima categoria fino ad arrivare in Serie D! Gli ultras ogni domenica erano il dodicesimo uomo in campo, tutte le sante domeniche, hanno subito tanti fallimenti ma ad oggi sono la colonna portante del Gela calcio. Grazie a tutti i miei compagni, allenatori e preparatori che ho avuto il piacere di lavorare in questi 5 anni, abbiamo creato, anno dopo anno, spogliatoi sempre più belli, contraddistinti da tanta dedizione e serietà. Grazie a tutti i presidenti che, in questo lungo percorso, ho avuto il piacere di conoscere; voi avete messo soldi e faccia e questo ad oggi, non è poi così semplice. Grazie a tutti gli addetti ai lavori, direttori, staff medico, dirigenti accompagnatori, fotografi, addetti stampa, perché spendete il vostro tempo e fare tutto ciò, sempre e solo per il Gela, senza mai tirarsi indietro”.

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