Gas, Ministero sblocca secondo permesso di ricerca nelle aree di "Argo-Cassiopea"

Scelte strategiche che ancora una volta pongono l'area di costa tra Gela e Licata, come polo per il gas, con effetti che dovrebbero incidere, in termini di royalties, sui Comuni

A cura di Rosario Cauchi
06 agosto 2025 20:30
Gas, Ministero sblocca secondo permesso di ricerca nelle aree di "Argo-Cassiopea" -
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Gela.  L'annullamento del Piano per la transizione energetica sostenibile, ormai da mesi, sta consentendo al Ministero dell'ambiente di ripristinare diversi permessi di concessione per il gas, compresi quelli che toccano aree della costa locale. A fine giugno, c'era stato il via libera al permesso che rientra nel progetto ribattezzato “Lince”. Adesso, è stato ufficializzato l'assenso al ripristino per un secondo permesso di ricerca, praticamente “gemello”. Ricadono nelle aree attigue a quelle di “Argo-Cassiopea”, investimento sui campi gas a mare, attualmente nella primissima fase di produzione. Il secondo permesso di ricerca appena sbloccato dal Ministero, potenzialmente potrebbe generare fino a 1,7 miliardi di metri cubi di gas. I due permessi ripristinati sono quelli che riportano le diciture “G.R13.AG” e “G.R14.AG”. Fanno parte della programmazione di Eni (per il 60 per cento) e della società Energean (detentrice del 40 per cento). Scelte strategiche che ancora una volta pongono l'area di costa tra Gela e Licata, come polo per il gas, con effetti che dovrebbero incidere, in termini di royalties, sui Comuni. Al momento, si sa poco degli introiti che sono previsti per le estrazioni nei campi “Argo-Cassiopea”.

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