Gela. “Siete sicuri di volermi “rottamare”? Ovviamente liberi di farlo ma vi invito, prima a richiamare la vostra memoria, quella più remota e quella più recente. Per me qualunque esito starà bene perché ho sempre rispettato la volontà degli elettori”.
Con queste parole Rudy Maira chiudeva la lettera di invito agli elettori nisseni pochi giorni prima delle elezioni. E i nisseni hanno rottamato l’ex sindaco e deputato regionale. Il suo Cantiere popolare ha superato di poco il 2 per cento. Troppo poco per sperare in un seggio a Palazzo Madama. E Maira è solo uno deu sconfitti eccellenti. Anche Lillo Selvaggio è tra i delusi. Sperava, insieme al niscemese Giuseppe Di Martino, di sfruttare l’effetto trascinamento di Crocetta. In realtà i loro voti sono serviti a fare eleggere il senatore Giuseppe Lumia. Il risultato straordinario ottenuto a Gela non basta a fare sorridere l’avvocato gelese Tonino Gagliano. I 3316 voti ottenuti dall’Udc rappresentano il massimo dato nazionale. Il partito di Casini porta solo Giampiero D’Alia al Parlamento. “Attorno alla candidatura mia e di Romina Morselli, l’Udc ottiene la percentuale credo più alta d’Italia – ha detto Gagliano – quadrupla rispetto alla media regionale ed ancora di piú ripetuto a quella nazionale. È un risultato eccezionale, che ci gratifica e che ci sprona a continuare a batterci per una politica seria, non populista, fatta di proposte credibili e praticabili: noi ci siamo, e continueremo ad esserci, anche in questo momento di dilagante populismo”.