Gela. La segreteria cittadina del Partito democratico, retta da Peppe Di Cristina, sembra confusa e poco informata sulla vicenda Eni. A confermare la tesi sono le accuse infondate rivolte al sindaco durante una conferenza stampa indetta dal direttivo del circolo cittadino, alla presenza di Giuseppe Arancio (deputato all’Ars) ed Enzo Cirignotta (capogruppo consiliare). Secondo i democratici la giunta Messinese non avrebbe coinvolto Invitalia nella programmazione e nell’indicazione dei possibili investitori.
Accuse ritrattate alla presenza di Domenico Messinese, pochi minuti più tardi la conferenza, dal deputato all’Ars Giuseppe Arancio. Stesso epilogo per la vicenda legata ai lavori di ammodernamento del porto Rifugio che, grazie alla firma dell’amministrazione comunale, saranno effettuati con una parte delle somme di compensazione dell’investimento da 2,2 miliardi di euro di Eni.
“Apprendo con piacere che Invitalia è un attore importante per i co-insediamenti delle imprese che devono essere di qualità e integrate con la bio-raffineria – ammette il deputato del Pd, Arancio – Apprendo inoltre dal sindaco che deve essere firmata, per fare agire questo attore importante, una delibera dal governo Regionale.
Io non lo sapevo – sottolinea il deputato del Pd -. Mi faccio però promotore per cercare che questa firma venga apposta nel più breve tempo possibile. La politica deve agire a prescindere dalle appartenenze partitiche. Ci giochiamo il futuro della città per i prossimi vent’anni. Non abbiamo bisogno di creare steccati e barriere. Sono a disposizione del sindaco per tutti i problemi che riguardano la città. Penso che troverà la disponibilità di tutta la deputazione della provincia di Caltanissetta. Tempo ne abbiamo perso, dobbiamo correre e raggiungere l’obiettivo”.
“Invitalia ha un ruolo fondamentale – assicura Messinese -. Sappiamo in quale area dobbiamo intervenire. La definizione del perimetro però è legata ad una delibera del governo Regionale ferma ormai da tre mesi. Tre mesi per Gela rappresentano un’eternità. Invitalia è molto propositiva insieme al ministero dello Sviluppo economico e all’amministrazione comunale che rappresento. Siamo rimasti in contatto ma la delibera di giunta è importante per dare il via a tutte le altre attività che sono bloccate”.
Era stato Sebastiano Abbenante, del direttivo del Pd, a sollecitare la necessità di coinvolgere Invitalia evidenziando il rischio che “l’hub della fabbrica venga occupato da aziende non idonee”. La preoccupazione era stata condivisa anche da Enzo Cirignotta, convinto della necessità di convocare un consiglio monotematico sul tema raffineria. Secondo il segretario cittadino. Peppe Di Cristina, la questione raffineria “non deve diventare localistica”.