Gela. Il futuro dello stadio Vincenzo Presti passa dall’esame d’aula del Consiglio Comunale. Tra i 7 punti all’ordine del giorno spicca la variazione di bilancio ai sensi del capitolo “sport e inclusione sociale” che prevede la rigenerazione e rifunzionalizzazione dello stadio grazie ai fondi del PNRR. Un finanziamento di 1 milione e mezzo di euro che consentirebbe all’Amministrazione comunale di poter operare un restyling profondo dell’impianto (spogliatoi, servizi igienici, curva e gradinata) e la dotazione di una copertura in tribuna.
Non è stato semplice recuperare i fondi, che erano quasi andati persi per via della mancata attuazione del progetto presso il Ministero nell’estate del 2023. Gli incontri presso il Dicastero dello Sport dell’assessore Di Cristina e le interlocuzioni del Sindaco hanno consentito di ottenere l’ultima proroga. Entro il 2025 lo stadio deve essere redatto di progetto esecutivo, appaltato con i lavori da completare entro il 2026: pena la decadenza del PNRR. “E’ l’ultima possibilità” – hanno detto da Roma.
Del milione e mezzo di euro, la somma di 500 mila euro delle royalties devono essere messo dal Comune quale quota di compartecipazione. E qui sta il problema politico. In aula si va con il parere negativo del Collegio dei Revisori (non una novità).
Il Sindaco Di Stefano lancia un appello ai “responsabili”. “Stasera spiegheremo perché non si corre alcun rischio – dice – se ci fosse stato il benché minimo pericolo non avrei portato l’atto in aula. La responsabile dell’ufficio finanziario ha predisposto una ulteriore documentazione per spiegare quanto sia legittimo l’atto. Mi auguro che si comprenda quanto questa delibera sia fondamentale per rendere dignitoso lo stadio Presti e non correre il rischio di perdere l’ultimo treno di finanziamento del PNRR”.
In trepida attesa i tifosi del Gela Calcio, ma anche la società, che sta investendo moltissimo per fare tornare la squadra in categorie importanti. E senza uno stadio decente ogni sforzo sarà vano.