Gela. Già negli scorsi mesi, attraverso il legale che lo rappresenta, ha chiesto di definire la sua posizione attraverso il patteggiamento. Mirko Salvatore Rapisarda si presenterà davanti al giudice a fine gennaio. Rappresentato dall’avvocato Davide Limoncello, ha già ammesso di aver preso parte alla “spaccata” messa a segno alla gioielleria “G&G”, in pieno centro storico. Il furto consentì un bottino non inferiore ai quarantamila euro, tra monili e preziosi portati via dallo stesso Rapisarda e da Carmelo Martines, a sua volta finito al centro dell’indagine. Le indagini sono state chiuse e contestazioni vengono mosse anche ad un esercente, titolare a sua volta di una gioielleria in città, accusato invece di ricettazione per aver ricevuto un anello d’oro.
Glielo avrebbe consegnato lo stesso Rapisarda, che però ha sempre spiegato come fosse di sua proprietà e non arrivasse invece dalla “spaccata”. Il trentottenne va verso la formalizzazione del patteggiamento, in attesa solo del sì definitivo del gup.