Gela. Arresto convalidato per i cinque presunti responsabili di un tentativo di furto di olive all’interno di un appezzamento di terreno in contrada Manfria. Il giudice Fabrizio Molinari, però, ha comunque disposto la rimessione in libertà
per il quarantanovenne Salvatore Tabone, per il nipote omonimo diciannovenne, per il ventitreenne Vincenzo Lionti, per il venticinquenne Salvatore Scilleri e per il trentenne Marco Solito.
La prossima udienza è stata fissata il 21 febbraio. Gli imputati nel processo per direttissima sono difesi dagli avvocato Flavio Sinatra, Giacomo Ventura, Giuseppe Nicosia e Ivan Bellanti.
Tutti hanno confermato che il terreno scelto per prelevare le olive non era recintato: lo credevano in stato d’abbandono.
Uno degli imputati, il trentenne Marco Solito, davanti al giudice Molinari non ha retto alla tensione ed ha proclamato, in lacrime, la sua innocenza.