Gela. Una cassa audio, usata per le celebrazioni di una comunità evangelica locale, era finita in vendita su un portale internet. Era stata rubata e poi messa a disposizione di potenziali acquirenti. Gli inquirenti, dopo la denuncia sporta, arrivarono ad individuare la refurtiva e a segnalare chi l’avrebbe inserita sul portale per la vendita. Al termine del giudizio, due coinvolti sono stati assolti. Erano accusati di favoreggiamento. La difesa, sostenuta dall’avvocato Giovanna Cassarà, ha escluso che potessero sapere del furto. La condanna ad un mese di reclusione è invece arrivata per un altro imputato, che avrebbe ottenuto la cassa audio da un minore.
Il difensore, l’avvocato Paola Carfì, ha invece insistito per l’assenza dei presupposti della ricettazione. La posizione del minorenne è stata valutata dal tribunale minorile di Caltanissetta. Sarebbe stato lui, materialmente, ad impossessarsi della cassa.