Gela. Avrebbero messo a segno diversi furti in città. Alcuni fatti contestati risalgono anche a sette anni fa. Secondo le accuse, furono cittadini romeni ad agire, entrando in abitazioni, scuole e in alcune chiese. L’indagine venne ribattezzata “Ladri di biciclette” e ha portato a processo i presunti autori dei colpi e della successiva ricettazione della refurtiva. Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, davanti al collegio penale del tribunale, sono stati sentiti gli investigatori che seguirono l’attività di indagine. Sono a processo Alexandru Popu, Marius Ciprian Maftei, Florin Maftei e Mihai Hutanu. I testimoni hanno fatto riferimento a furti commessi in una chiesa e in una scuola elementare. Un parcometro per la sosta a pagamento venne divelto e portato via. Nel corso dell’esame testimoniale, è stato spiegato che uno degli imputati, Marius Ciprian Maftei, successivamente fu arrestato con l’accusa di aver rapinato delle anziane che vivono in un immobile in centro storico. Dai riscontri effettuati sarebbero stati ricostruiti altri furti.
Sono a giudizio inoltre Diego Nastasi e Salvatore Vittoria, che però rispondono di ricettazione e non sono coinvolti nei furti. Altri testimoni saranno sentiti nel corso delle prossime udienze. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Francesco Enia, Angelo Cafà, Davide Limoncello, Dionisio Nastasi e Maria Granvillano.