Gela. In primo grado, al termine del giudizio abbreviato, venne condannato a quattro anni e due mesi di detenzione. La Corte d’appello di Caltanissetta, invece, ha rivisto al ribasso la pena per il giovane Piero Francesco Frazzitta. I magistrati di secondo grado l’hanno condannato a due anni e un mese di reclusione. Era accusato di una lunga serie di furti e “spaccate”. Furono colpite diverse attività commerciali, a partire da bar e rivendite di tabacchi. Oltre al denaro, il giovane spesso portava via biglietti gratta e vinci. Fu ritenuto responsabile, ancora, di un furto nella sede locale della Croce Rossa e in un market a ridosso del centro storico. Per gli inquirenti, in quest’ultimo caso, avrebbe colpito una donna che era nell’attività, portando via la cassa. La difesa, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello, ha impugnato la condanna di primo grado e ha precisato che per diversi episodi attribuiti all’imputato è mancata la querela. Tutti elementi valutati dai giudici nisseni, anche sulla scorta della nuova riforma. Così, è stata pronunciata una condanna di entità inferiore rispetto a quella di primo grado. Il giovane, dopo l’arresto, ammise diversi fatti, spiegando di aver agito per i soldi, necessari all’acquisto di droga per uso personale. La difesa ottenne la riunione di due procedimenti.
La scorsa settimana, il giudice del tribunale di Gela, invece, ha disposto il non doversi procedere per un’ipotesi di ricettazione. Durante le perquisizioni furono sequestrati decine di biglietti gratta e vinci, sempre nella disponibilità di Frazzitta. E’ stata accertata però l’assenza di querela.