Gela. La difesa, questa volta, esclude che dietro a quanto gli viene ulteriormente contestato possa esserci il ventunenne Piero Francesco Frazzitta. Dopo aver ammesso “spaccate”, una rapina e alcuni furti, tutti concentrati soprattutto nel periodo estivo, al giovane ora vengono addebitati anche due colpi in un’edicola di via Venezia, il danneggiamento negli uffici della Croce Rossa e un’altra “spaccata” in un’attività del centro storico. La difesa, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello, questa mattina si è presentata davanti ai giudici del riesame di Caltanissetta, chiedendo l’annullamento della seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere. Dopo il primo arresto, il giovane ammise le proprie responsabilità, sostenendo di aver agito per avere soldi destinati all’acquisto di droga. Nella sua abitazione, vennero trovati centinaia di biglietti gratta e vinci e diversa refurtiva. Le accuse alla base della seconda ordinanza di custodia, invece, non le ha ammesse e per il legale che lo assiste non ci sarebbero elementi certi per collegarlo a questi fatti. Tra i particolari ricostruiti dai poliziotti del commissariato e dai pm della procura, l’uso di un estintore, rubato dagli uffici della Croce Rossa e poi scagliato contro una delle attività commerciali “spaccate”, secondo gli inquirenti proprio da Frazzitta.
I giudici del riesame, che hanno già respinto il ricorso contro la prima ordinanza, si sono riservati di decidere sul nuovo ricorso avanzato dal legale del giovane.
