Gela. Furti di auto e di moto da cross, componenti che venivano poi rimessi sul mercato e autofficine di appoggio. Sono ventuno gli indagati nell’inchiesta che i pm della procura e i poliziotti del commissariato hanno ribattezzato “Fast&Furious”. Gli arresti vennero eseguiti nell’estate dello scorso anno. I pm della procura hanno chiuso le indagini nei confronti dei coinvolti. Sono stati ricostruiti diversi furti e altrettanti episodi di ricettazione. Sarebbero state prese di mira utilitarie e moto da cross. Nel corso degli accertamenti, sono stati individuati titolari di autofficine, che secondo gli inquirenti si sarebbero messi a disposizione, anche per ricollocare i componenti di auto e moto che arrivavano dai furti. Il gruppo si sarebbe appoggiato anche al proprietario di un’officina meccanica di Vittoria. Oltre al giro di furti, gli investigatori hanno accertato il danneggiamento, con un incendio doloso, di una vettura.
Inoltre, le indagini partirono dalle verifiche condotte dopo un “colpo” da 13 mila euro. In due agirono, in pieno giorno, portando via dall’auto di una donna l’intera somma, che era conservata in una borsa. Sarebbero fuggiti in sella ad un potente scooter Honda e indossando caschi integrali. Dopo la chiusura delle indagini, coordinate dal pm Eugenia Belmonte, si attende la fissazione dell’udienza preliminare. Le accuse degli inquirenti vengono mosse nei confronti di Saverio Di Stefano, Emanuele Di Stefano, Mirko Russello, Gianluca Scollo, Giusi Iapichello, Nunzia Iapichello, Salvatore Marretta, Nunzio Vinelli, Salvatore Romano, Vincenzo Cassisi, Francesco Caci, Salvatore Raniolo, Andrea Di Martino, Giuseppe Trubia, Liborio Scollo, Rocco Grillo, Francesco Alma, Salvatore Alma, Francesca Giarrizzo, Malvin Bodinaku e Vincenzo Scerra. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Cristina Alfieri, Salvo Macrì, Francesco Enia, Maurizio Scicolone, Angelo Cafà, Nicoletta Cauchi, Adriano Falsone, Ivan Bellanti, Giovanna Zappulla, Giuseppe Fiorenza e Giuseppe Di Stefano.