Gela. A scoprire le presunte anomalie furono i verificatori dell’Enel arrivati nella sua abitazione dopo le segnalazioni giunte dagli uffici dell’azienda. Così, con l’accusa di furto d’energia elettrica è finito a giudizio un commercialista.
Arriva la messa alla prova. Le accuse mosse al professionista si basano soprattutto sulle verifiche effettuate dai tecnici Enel che accertarono la presunta discrasia tra i consumi effettivi dell’abitazione del professionista e quelli registrati dal contatore. Così, è scattata la denuncia.
Davanti al giudice Ersilia Guzzetta, il suo legale di fiducia, l’avvocato Giovanni Cannizzaro ha confermato la volontà dell’imputato di accettare la messa alla prova con attività di tipo sociale. Il relativo programma è già stato stilato e attende solo il sì definitivo degli uffici giudiziari. Proprio per questa ragione, il giudice ha rinviato alla prossima udienza del 19 giugno, nell’attesa del programma definitivo.
Il commercialista, già davanti alle contestazioni mosse dai tecnici Enel, ha sempre negato le accuse, ipotizzando che quelle presunte modifiche possano essere state effettuate da altri.