Gela. Avrebbero preso di mira il cantiere avviato dall’azienda edile Tecnkos all’interno del cimitero di Farello. Un maxi furto di materiali e mezzi che, adesso, è costato la condanna ad un anno e un mese di reclusione al cinquantenne Angelo Meroni.
Il furto a Farello. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello, davanti alle pesanti contestazioni mosse dai magistrati della procura, ha scelto di patteggiare la pena. Meroni avrebbe agito insieme al giovane Francesco Ferracane, a sua volta imputato nel procedimento. Un raid che fu la causa scatenante dei contrasti sorti tra lo stesso Meroni e Francesco Martines che venne ucciso nel dicembre di tre anni fa in via dell’Acropoli. La vittima riteneva Meroni autore del furto nel cantiere gestito dall’azienda di famiglia. Per quei fatti, Angelo Meroni ha già subito una condanna a sedici anni di reclusione. Il dibattimento, invece, prosegue per Ferracane che non ha ancora optato per riti alternativi.
