Gela. Una serie di furti all’interno di uno dei cantieri edili avviati nel cimitero di Farello. A farne le spese, sarebbe stata l’azienda Tecnkos.
Verso riti alternativi. Adesso, per quei fatti, i due imputati, Francesco Ferracane e Angelo Meroni, potrebbero decidere di definire le loro posizioni con altrettanti riti alternativi. Sembra questa la linea assunta dai loro difensori, gli avvocati Davide Limoncello e Alfredo D’Aparo. In questo modo, potrebbero andare incontro ad uno sconto nel caso di condanna. Angelo Meroni, condannato in estate a sedici anni di reclusione per l’omicidio di Francesco Martines, sembra quello più intenzionato a chiudere il processo con un patteggiamento.
I furti e l’omicidio Martines. Proprio i furti messi a segno a Farello sarebbero stati la causa scatenante dei contrasti tra Meroni e Martines, culminati nell’omicidio del dicembre di due anni fa. Ferracane, invece, avrebbe fatto parte del gruppo che agì nel cantiere preso di mira. A questo punto, decisiva sarà l’udienza già fissata per il prossimo 12 gennaio. In quell’occasione, davanti al giudice Antonio Fiorenza, le parti dovrebbero formalizzare le loro scelte difensive.