Gela. Due operai dell’indotto di Enimed vennero raggiunti da una fuoriuscita di vapore. Erano impegnati in lavori nell’area di pertinenza della società del gruppo Eni. Solo uno riportò ferite più profonde. Dopo l’avvio dell’indagine, a processo sono arrivati in sei, Gaetano Tascone, Francesco D’Aparo, Emiliano Bernascone, Vincenzo Lo Nigro, Fabio Infuso e Rosario Ferrigno. Si tratta di dipendenti della multinazionale e di uno degli operai. L’altro, invece, non si è costituito parte civile. Gli imputati hanno ottenuto la messa alla prova. Svolgeranno periodi di attività sociale e il loro percorso verrà poi valutato dal giudice Marica Marino, che l’ha autorizzato. Se lo ritenesse svolto in maniera proficua, potrà poi chiudere il procedimento. Il periodo di prova varia dai quattro ai cinque mesi ed è stato disposto accogliendo le richieste dei difensori, gli avvocati Flavio Sinatra, Filippo Spina e Attilio Floresta.
Il getto di vapore sarebbe partito da una valvola. I due operai vennero trasferiti all’ospedale Vittorio Emanuele per gli ulteriori accertamenti. In base alle contestazioni, dietro all’incidente potrebbero esserci state manovre errate.
