Gela. Un’edilizia locale che segna il passo, in attesa dei “faraonici” progetti del Patto per la Sicilia.
“Fuori dalla raffineria tutto è fermo”. “Spero soltanto – dice il segretario provinciale della Fillea Cgil Francesco Cosca – che quelle slide mostrate dal sindaco Domenico Messinese e dall’ex presidente della Regione Rosario Crocetta non fossero semplici mosse da campagna elettorale”. Gli edili della Cgil sono molto preoccupati e l’hanno confermato nel corso del direttivo, convocato nelle scorse ore proprio da Cosca, che ha riunito lavoratori e rappresentanti sindacali di tutta la provincia.
“In città, l’unica boccata d’ossigeno per gli edili arriva dai lavori in raffineria – dice – per il resto, è tutto fermo e le prospettive non sembrano così favorevoli. Attenzione, però, anche in raffineria, a fine mese, inizieranno a scadere i contratti a termine di molti operai, impegnati nei cantieri per la green refinery. Che alternative possono mai avere se la politica non fa la propria parte?”. Da mesi, ormai, gli edili chiedono di poter incontrare l’amministrazione comunale, che proprio in queste ore ha cambiato facce, con l’imprenditore Maurizio Melfa neo assessore ai lavori pubblici.
“Tutti questi cambi non fanno bene a nessuno – conclude Cosca – né il sindaco né i suoi assessori hanno risposto alle nostre richieste, peraltro sostenute anche dai colleghi di Filca e Feneal. Noi non entriamo nelle dinamiche interne al consiglio comunale o alla giunta, ma serve fare chiarezza”. Gli edili attendono, in attesa che qualcuno bussi alla loro porta.