Gela. Oltre dieci operai dell’indotto Eni di Gela, da mesi rimasti senza lavoro, attendono ancora una convocazione da parte del prefetto di Caltanissetta Carmine Valante.
Si tratta di ex lavoratori delle società Remosa e Ricoma, i cui dirigenti, dopo aver perso i contratti che li legavano a raffineria di Gela, hanno scelto di lasciare la fabbrica.
Attraverso i loro rappresentanti sindacali, due mesi fa, avevano richiesto una riunione proprio con il prefetto. Fino ad oggi, però, nessuna risposta è mai arrivata.
La soluzione che da tempo viene caldeggiata dai sindacati del settore metalmeccanico è quella di un reinserimento degli operai negli organici delle società che si sono aggiudicate gli appalti.