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Fuochi d'artificio e lacrime di gioia per Crocetta: "Gela vi voglio bene"

Gela. “Saro sei grande”, “Presidente non ti dimenticare della tua città”. Gela ha riabbracciato Rosario Crocetta. Lo ha fatto ieri sera in piazza Umberto, nel luogo in cui tutti i candidati sono stati...

A cura di Leandro Bronte
31 ottobre 2012 10:07
Fuochi d'artificio e lacrime di gioia per Crocetta: "Gela vi voglio bene" -
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Gela. “Saro sei grande”, “Presidente non ti dimenticare della tua città”. Gela ha riabbracciato Rosario Crocetta. Lo ha fatto ieri sera in piazza Umberto, nel luogo in cui tutti i candidati sono stati fischiati.

E’ tornato da governatore siciliano, in una piazza affollata e festante, colma di speranze. Lui però non vuole essere chiamato “presidente” o “governatore”. “Sono lo stesso Saro di sempre, vi voglio bene Gela”. Arriva da Palermo alle 7 e mezza di sera, è stanco in volto ma voleva l’abbraccio con la sua città. Prima di salire sul palco è ressa di telecamere e microfoni, di gente che vuole strappare un bacio o un abbraccio, o semplicemente farsi una foto con lui. E non le manda a dire, anche a chi lo ha attaccato. “Mi hanno criticato quando dicevo che Gela era la città più bella del mondo – ha urlato – ma lo deve diventare. Io devo tanto a questa città.

Se Gela non mi avesse fatto diventare sindaco, se non mi avesse rieletto e consentito di diventare europarlamentare e non mi avesse difeso dalla mafia oggi sarei scomparso nella nulla”. Poi la risposta a chi lo ha attaccato. “C’è qualche rascapignate che ha usato toni duri con me – ha attaccato – questi infami mi pagheranno la campagna elettorale con il risarcimento che riceverò. E i soldi li darò in beneficenza ai bambini. Si è commosso quando ha ricordato che la madre non ha potuto assistere alla sua elezione perchè è morta due anni fa.

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