Gela. Finisce il fermo delle linee produttive del petrolchimico. Ieri la Raffineria ha rimesso in marcia la centrale elettrica. L’attività di riavvio che progressivamente consentirà di fare tornare a lavoro 400 tute blu, ha rilasciato da uno dei due camini un sottile filo di fumo nero attirando gli sguardi preoccupati della popolazione.
“E’ assolutamente innocuo – assicura il portavoce della Raffineria – e segna il riavvio della centrale elettrica, ferma ormai da un anno”.
Nella serata di ieri, infatti, non appena la centrale è entrata nella normale temperatura di esercizio dai camini è sparita la coltre di fumo. Anche l’esponente della Uilcem, Silvio Ruggeri, è intervenuto sulla fuoriuscita di fumo da uno dei due camini, ed escludendo immediatamente ogni pericolo d’inquinamento ha confermato il riavvio della centrale come concordato lo scorso anno coi vertici del colosso energetico Eni.
La fermata di un anno è ormai alle spalle e nelle prossime settimane i dipendenti della Raffineria potranno tornare a valicare i tornelli d’ingresso.