Gela. Vennero arrestati, a marzo, tra i poderi di Spinasanta. I due pastori Orazio Di Pietro e Luciano Russotto sono accusati di essere stati protagonisti di una sparatoria, probabilmente legata a rivalità di confini.
Gli spari tra i poderi. Gli agenti di polizia e i carabinieri, alla fine, sequestrarono due fucili. Uno sarebbe stato utilizzato da Russotto per sparare in direzione del rivale; l’altro, invece, venne ritrovato nella disponibilità di Di Pietro. Davanti al giudice Lirio Conti, i difensori di fiducia dei due imputati, gli avvocati Francesco Enia e Carlo Morselli, hanno già preannunciato la volontà di accedere a riti alternativi. Gli arresti dei pastori vennero convalidati dal giudice che dispose per entrambi i domiciliari. I due imputati risposero alle contestazioni, sottolineando come le armi sarebbero servite solo per rispondere a presunte, reciproche, provocazioni. Di Pietro sottolineò di non aver sparato e di essersi gettato in terra per evitare i colpi. Russotto, invece, avrebbe agito dopo presunte, costanti, provocazioni da parte del rivale. A questo punto, il giudice provvederà nel corso della prossima udienza.