Gela. Il punto interrogativo sulla nuova giunta, per ora, rimane. Il sindaco Lucio Greco, che sembrava intenzionato a sciogliere la riserva prima della partenza per Roma, invece ha scelto di attendere. L’avvocato è in missione istituzionale, proprio nella capitale. Pare siano previsti incontri ministeriali su diversi dossier ancora aperti, dal Cis all’accordo di programma, senza dimenticare la collocazione nell’Autorità portuale della Sicilia Occidentale (che va ancora ratificata). Almeno fino a giovedì, il primo cittadino darà priorità agli impegni istituzionali, anche perché l’accordo di programma va verso la scadenza e il ministero dovrebbe completare a breve le procedure per la proroga. Dal ministero delle infrastrutture, di recente, sono stati disposti finanziamenti per trenta milioni di euro che toccano i progetti di “Qualità dell’abitare”, presentati attraverso l’attività condotta soprattutto dal vicesindaco Terenziano Di Stefano, a sua volta in attesa di capire se potrà esserci una riconferma. Anche su quest’ultimo versante bisognerà rispettare un cronoprogramma piuttosto fitto e complesso. Se a Roma, l’avvocato ha in agenda diversi incontri; in città pare aver ormai chiuso il cerchio politico. Quali saranno le scelte, non lo sanno ancora neppure i consiglieri più vicini alla sua linea. L’incertezza è forte e gli assessori azzerati sono in attesa di riscontri. L’avvocato ha avuto diversi faccia a faccia e qualche sorpresa potrebbe riservarla, proprio prima dei titoli di coda. Il blocco di riferimento dovrebbe ancora una volta far leva sul fronte civico e sull’azzurro di Forza Italia (con due assessorati). Conferme inoltre potrebbero arrivare per l’assessore Giuseppe Licata, ora in quota Nuova Dc (in vista di una più che probabile staffetta con l’avvocato Liliana Bellardita) e per Ivan Liardi (del gruppo di “Impegno Comune”). Sembrava ormai in procinto di lasciare Palazzo di Città, ma invece pare che il sindaco abbia intenzione di ribadire la propria fiducia all’assessore Cristian Malluzzo, anche se i rapporti tra i renziani di Italia Viva e i “lealisti” di maggioranza non sono dei migliori. Se le previsioni, comunque sempre in continua evoluzione, dovessero essere confermate, il restyling in giunta non sarebbe così radicale, anzi. La conferma, che pare politicamente quasi scontata, dovrebbe arrivare per il vicesindaco Terenziano Di Stefano. Sulla stessa scia, l’assessore forzista Nadia Gnoffo, mentre per il secondo esponente azzurro sembrano forti le percentuali che portano all’avvocato Angelo Cafà. “Liberamente”, che ormai ha avviato un percorso di condivisione con il resto dei pro-Greco, abbandonando la trincea “critica”, dovrebbe portare l’altro volto nuovo, il commercialista Dario Lisciandra.
A differenza dei tanti rumors iniziali, la nota che più salta all’occhio è la possibile rottura del rapporto politico tra l’avvocato Greco e l’Udc. Pare non ci sia posto per la riconferma dell’assessore Danilo Giordano, che alla guida del settore bilancio ha riportato risultati, a partire da atti finanziari, finalmente approvati con grande anticipo rispetto alle consuetudini del municipio. Ieri, il consigliere centrista Salvatore Incardona, che insieme al coordinatore provinciale Silvio Scichilone sta perorando la causa della riconferma di Giordano, ha abbandonato l’aula consiliare, mentre si discutevano le mozioni e proprio prima dell’ingresso dell’avvocato Greco. Un chiaro messaggio, in una fase che potrebbe portare al divorzio tra il primo cittadino e i centristi, che lo hanno supportato fin da quando hanno aderito al progetto di maggioranza. Venendo meno l’Udc, Greco potrebbe perdere canali preferenziali con gli assessori regionali, in quota centristi. A questo punto, la nuova giunta potrebbe essere annunciata nel fine settimana, sempre che non ci siano ancora altri aggiustamenti da apportare.