Gela. Il sindaco e la sua giunta hanno disertato la discussione a Palermo sulla riforma dei Liberi consorzi e delle aree metropolitane, delegando i componenti del Csag (Comitato per lo sviluppo dell’area gelese).
La decisione adottata dal primo cittadino, Angelo Fasulo, è stata condannata da due candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative. Secondo il grillino Domenico Messinese “la decisione denota che il sindaco Fasulo non ha rispetto per i cittadini – dice – Considerato che Filippo Franzone, portavoce del Csag, non è un tecnico ne tantomeno una figura eletta dal popolo eppure aveva una delega per rappresentare il Comune di Gela nella massima sede del governo regionale”. La pensa allo stesso modo il consigliere Giuseppe Di Dio, esponente del movimento Articolo 4 candidato alla poltrona più importante di Palazzo di Città. “Mi è difficile pensare che nessun assessore o figura istituzionale fosse disponibile – incalza Di dio – Ciò denota lo scarso interesse. La presenza di qualcuno denota la possibilità di potersi organizzare. A mio modo di vedere il sindaco ha deciso,come al solito, in funzione a benefici elettorali e non per interesse sulla vicenda legata ai Liberi consorzi. Io personalmente – sottolinea il capogruppo consiliare di Articolo 4 – come tanti altri consiglieri comunali, sicuramente non vicini politicamente al sindaco, non siamo stati nè contattati nè invitati. Eppure saremmo ben lieti di recarci a Palermo dove, di certo, avremmo rappresentato il comune di Gela. Evidentemente – conclude – si è preferito far partecipare soggetti non istituzionali che hanno ruolo di rappresentanza e che sono vicini alle posizioni politiche del sindaco”. Tra i volontari del Csag che hanno presenziato all’audizione della prima commissione all’Ars era presente Filippo Guzzardi, secondo il quale “L’assenza del sindaco e degli assessori – dice – è legata all’esiguità del preavviso. Fasulo ha ritenuto doveroso delegare il coordinatore del Csag per consegnare una lettera dei sindaci di Gela, Niscemi, Piazza Armerina e Caltagirone alla presidenza della commissione”.
