Forze di polizia ridotte al minimo sul territorio, "situazione insostenibile"
In un contesto territoriale segnato da forte presenza criminale e da obiettivi strategici ad alto rischio

Gela. Con una nota formale indirizzata nei giorni scorsi al Capo della Polizia, al Prefetto e al Questore, il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (SIAP) denuncia con forza la drammatica situazione delle risorse umane nella Polizia di Stato nelle sedi di Caltanissetta, Gela e Niscemi. La situazione è definita “insostenibile”: in un contesto territoriale segnato da forte presenza criminale e da obiettivi strategici ad alto rischio (come la base MUOS di Niscemi ed il centro per immigrati di Pian del Lago a Caltanissetta), la Polizia di Stato ha subito una contrazione di oltre 100 unità nella provincia in soli dieci anni. A settembre, solo due agenti verranno assegnati alla provincia, un numero definito dal SIAP come “oltraggioso e offensivo per il personale ormai allo stremo”. Il segretario provinciale del SIAP Giuseppe Porrovecchio sottolinea come “le continue richieste di sicurezza – tra controllo del territorio, contrasto alla criminalità organizzata, tutela degli obiettivi sensibili, attività migratorie e servizi di scorta – ricadano su un organico logorato, spesso composto da poliziotti prossimi alla pensione, costretti a rinunciare ai turni di riposo e a lavorare in condizioni fisiche e psicologiche non più sostenibili”. Tra i rischi più gravi segnalati, oltre al collasso operativo del sistema sicurezza, spiccano:
• la mancanza di adeguato personale per garantire la vigilanza alla base militare americana di Niscemi in relazione al concreto rischio di minacce terroristiche legate alla situazione geopolitica internazionale,
• l’aumento degli episodi criminali (rapine, violenze, incendi e spaccio) in territori (Gela e Niscemi) che storicamente sono afflitte dalla più nota tra le criminalità organizzate: la mafia,
• e i pericolosi accompagnamenti alla frontiera di stranieri irregolari durante i quali vengono impiegati in numero non adeguato Poliziotti prossimi alla pensione.
Il SIAP chiede alle autorità competenti un immediato intervento strutturale per colmare l’emorragia di personale e garantire la sicurezza dei cittadini e degli stessi operatori di polizia.
“Non si fanno le nozze coi fichi secchi”, conclude la nota del segretario Porrovecchio. “Questo è un grido d’allarme, ma anche di dignità. I cittadini hanno diritto alla sicurezza, e i poliziotti hanno diritto a essere messi nelle condizioni di garantirla".