Forniture idriche alle zone non coperte, Cavallo ancora critica: proposto un emendamento

 
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Il consigliere FdI Sara Cavallo insime all'altro consigliere di opposizione Antonella Di Benedetto

Gela. La richiesta di un rinvio per trattare il punto del nuovo regolamento sulle forniture idriche nelle zone non coperte dalla rete, in serata, è arrivata dai banchi consiliari dell’opposizione. E’ un tema sul quale, già nel corso della precedente consiliatura, non si trovò alcuna intesa. Causa dissesto, si prevede un aumento del costo. Le commissioni ambiente, affari generali e bilancio, negli scorsi giorni, hanno lavorato ad un possibile emendamento, teso a calmierare i prezzi. Il consigliere di Fratelli d’Italia Sara Cavallo, in commissione ha già espresso parere contrario all’aumento. Ora, ha formalizzato un proprio emendamento, inoltrandolo alla presidenza del civico consesso. Di fatto, ribadisce il proprio diniego all’incremento della tariffa, ritenendolo un danno per gli utenti che vivono in zone non coperte dalla rete. “Il Comune ha gravi responsabilità e non può scaricarle su cittadini incolpevoli”, queste le considerazioni espresse dal consigliere FdI.

Nella sua iniziativa, si prevede che i richiedenti debbano versare un prezzo al Comune “pari al 40 per cento del costo del nolo a caldo dell’autobotte, discendente dalla procedura di affidamento del servizio, al netto del ribasso d’asta offerto dall’aggiudicatario del servizio oltre Iva, cui si aggiunge il costo di 10 mc di acqua secondo la tariffa praticata dal gestore e 10 euro quale onere istruttorio e costo forfettario per il personale interno addetto al servizio. Per i non residenti, richiedenti il servizio, il corrispettivo sarà pari al 50 per cento del costo del nolo a caldo dell’autobotte, oltre Iva, fermi gli ulteriori costi di cui sopra”.

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