Forniture a zone non coperte dalla rete idrica, Cascio: “Costi si possono ridurre”

 
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Il consigliere Floriana Cascio

Gela. E’ tra i punti che domani sarà all’ordine del giorno del consiglio comunale. Il regolamento per le forniture idriche alle aree cittadine non coperte da rete si trascina, senza successo, già dalla precedente consiliatura. In questi giorni, è stato al vaglio della commissione ambiente, presieduta dal consigliere civico Floriana Cascio. Gli esponenti di opposizione Sara Cavallo e Armando Irti hanno espresso parere non favorevole. Il punto dirimente è quello dell’aumento delle tariffe, causa dissesto. Il presidente Cascio non si iscrive al club “dell’opposizione a tutti i costi”. Fa intendere di non aver troppo gradito la presa di posizione dei due consiglieri di opposizione. “Noto con amarezza che a volte si tende a fare opposizione a tutti i costi, dimenticando il dissesto finanziario del nostro Comune che non ci permette di fare debiti fuori bilancio, questo è un dato di fatto. Quindi – dice Cascio – il servizio idrico a mezzo autobotti per le zone non servite da rete idrica oggi non può essere sovvenzionato dal Comune”. Ieri, i componenti della commissione ambiente, insieme a quelli delle commissioni affari generali e bilancio, hanno preso un’iniziativa che tramuteranno in atto di indirizzo, durante il dibattito all’assise civica.

“Abbiamo deciso di presentare un atto di indirizzo che permetta agli autobottisti, convenzionati con il Comune, – aggiunge – di approvvigionarsi di acqua direttamente dal contatore dell’ente, potendo così abbattere il costo del servizio destinato agli utenti che vivono in zone non raggiunte dalla rete”.

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