Gela. La richiesta di rinvio a giudizio, avanzata dai pm della procura, risale agli scorsi mesi e segue la conclusione delle indagini. La prossima settimana si terrà l’udienza preliminare nei confronti di un formatore che per anni è stato molto impegnato in attività parrocchiali. Anche nei locali di una chiesa, in città, si sarebbero concretizzati atti sessuali con un minore. Fu il giovane a raccontare alcuni particolari. I primi contatti con l’imputato ci sarebbero stati quando aveva poco più di dodici anni e si sarebbero protratti nel tempo. L’imputato ne risponderà davanti al gup. L’udienza è fissata per la prossima settimana. L’inchiesta partì da alcune dichiarazioni che il giovane rese nel corso di un altro procedimento. I poliziotti della mobile di Caltanissetta e quelli del commissariato, coordinati dai pm della procura, hanno poi sviluppato una serie di accertamenti, anche tecnici. Sotto esame sarebbero finiti profili social e conversazioni intercettate.
Gli inquirenti pare inoltre abbiano acquisito elementi dopo aver sentito persone informate dei fatti. Conclusioni che per la procura sono piuttosto chiare e accerterebbero responsabilità in capo all’imputato. Sarà il gup a valutare.