Fondi Ars per i contributi, anche "PeR" lancia il monito: "Progressisti dicano no"
Iv e "PeR" sono entità che da tempo vengono date prossime a un'intesa con il "modello Gela" del sindaco Di Stefano e questo monito potrebbe diventare una condizione anche politica
Gela. La suddivisione dei fondi per i contributi destinati a parlamentari.di maggioranza e opposizione, all'Ars, sta definendo una sorta di confine politico, che potrebbe riverberarsi sul fronte locale. Già i dirigenti di Italia Viva hanno invitato tutte le forze del fronte progressista e di centrosinistra a dire no alla spartizione. Una posizione comune a quella di 'PeR", come sottolinea il segretario regionale Miguel Donegani. "Noi di "PeR" diciamo chiaro e forte, no a questa logica. Abbiamo già denunciato in passato questa scelta, quando l’unico deputato a rifiutare il tesoretto fu Ismaele La Vardera di "Controcorrente", forza con cui il movimento "PeR" è federato. Il campo progressista tutto deve rinunciare e chiedere che i fondi vadano alle vere priorità della Sicilia: sanità, scuola, lavoro, servizi", spiega Donegani. Renziani ed esponenti di "PeR" alzano le difese e non intendono accettare la "concertazione" sui contributi, poi da destinare ai territori dei parlamentari Ars, come fu lo scorso anno per gli stanziamenti dell'emendamento del vicepresidente Di Paola, diventato essenziale per gli eventi estivi. Peraltro, Iv e "PeR" sono entità che da tempo vengono date prossime a un'intesa con il "modello Gela" del sindaco Di Stefano e questo monito potrebbe diventare una condizione anche politica.
In foto il gruppo dirigente di "PeR"
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