Gela. Sull’area di crisi complessa è ancora buio pesto. Di recente, governo regionale e ministero delle attività produttive hanno raggiunto un accordo su un protocollo di intesa, di cui al momento si sa veramente poco. I venticinque milioni di euro finanziati per l’accordo di programma sono parcheggiati da tempo e solo una minima parte è stata destinata all’unico progetto selezionato da Invitalia. Questa mattina, in commissione bilancio all’Ars, l’assessore Mimmo Turano non si è presentato. C’era una convocazione per la votazione della risoluzione che impegna il governo Musumeci a rifinanziare i progetti che ricadono nelle aree di crisi complessa di Gela e Termini Imerese. “E’ semplicemente scandaloso – dicono i deputati M5s Ketty Damante, Luigi Sunseri e Nuccio Di Paola – quello che è successo oggi a palazzo dei Normanni, specie se si considera che è la seconda volta che succede in meno di una settimana. Ciò testimonia inequivocabilmente il disinteresse del governo Musumeci a rimediare agli errori che lo stesso esecutivo aveva fatto quando ha firmato la delibera di giunta, peraltro a nostro parere illegittima, che sottraeva cinquanta milioni destinati alle aree di crisi complessa di Termini e Gela per dirottarli in altri territori”.
Dopo il caso dei 33 milioni di euro del “Patto per il Sud” tagliati dal governo Musumeci, i grillini ritengono che non ci sia interesse a puntare sulle aree di crisi, che hanno già subito gli effetti del processo di deindustrializzazione. “E’ saltato tutto per l’assenza dell’assessore alle attività produttive, Turano – concludono i grillini – attualmente, su questa falsariga rimane in piedi solo il nostro ordine del giorno approvato a sala d’Ercole”.
