Fondi “Agenda Urbana” tagliati, Di Stefano: “Attacchi dei ciarlatani della politica”

 
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Il sindaco Terenziano Di Stefano

Gela. Ieri abbiamo riferito del nuovo decreto regionale del dipartimento dell’energia che revoca lo stanziamento da tre milioni e mezzo di euro per l’efficientamento dei sistemi di illuminazione pubblica dell’area nord della città. Era uno dei punti sostanziali del programma “Agenda urbana”, portato avanti durante l’amministrazione Greco dall’allora assessore Di Stefano. È stato necessario un nuovo decreto dopo quello dell’ottobre di un anno fa, a seguito di rilievi mossi dalla Ragioneria centrale. Sempre ieri, l’opposizione fuori dal consiglio, dai forzisti Cirignotta e Gnoffo e fino al segretario di “PeR” Miguel Donegani, ha subito preso di mira la gestione dei finanziamenti dell’allora assessore Di Stefano, attaccandolo frontalmente e indicando i fallimenti dovuti al taglio di diversi fondi. “Purtroppo, mi trovo a rispondere a ciarlatani della politica”, spiega proprio il primo cittadino in un video diffuso sui social. Ripercorre brevemente la cronologia del finanziamento, inizialmente previsto nella copertura Po-Fesr e poi, sempre attraverso i dipartimenti regionali, transitato nel cosiddetto Poc, “per metterlo in salvaguardia”. La giunta Greco, tre anni fa, si adeguò con una delibera, approvata anche dall’ex assessore di Forza Italia, Nadia Gnoffo, che oggi insieme a Cirignotta ha invece accusato Di Stefano di aver buttato al vento i tre milioni e mezzo di euro mai arrivati in Comune, dato che l’obbligazione giuridicamente vincolante non venne finalizzata entro il 31 dicembre di due anni fa.

“L’ex assessore Gnoffo forse ha dimenticato che per tre anni e mezzo ha governato questa città, insieme a me e agli altri componenti di quella giunta – aggiunge il sindaco – anche lei approvò la delibera. È normale che il decreto di finanziamento con fondi Po-Fesr è stato revocato ma la copertura ci sarà con i fondi Poc”. Per il sindaco, quello dell’efficientamento energetico così come altri progetti depennati dalla Regione, nel sistema “Agenda urbana”, non sono persi ma verranno garantiti con fondi differenti. Ancora una volta, è evidente che la tensione politica maggiore sta montando fuori dal palazzo, con i gruppi di opposizione più intransigente che sferzano quasi quotidianamente l’amministrazione e il sindaco.

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