Gela. L’allerta è stata lanciata direttamente dalle direzioni sanitarie provinciali e da quella regionale: per questa ragione, in città, non viene trascurato il presunto rischio rappresentato dalla presenza del batterio dell’epatite a in alcuni prodotti sottovuoto.
Al centro dell’allarme, ci sono, soprattutto, diverse varietà di frutta candita, commercializzate da un’azienda tedesca. Così, gli stessi operatori del servizio igiene pubblica dell’Asp hanno avviato tutte le necessarie procedure per impedire eventuali contaminazioni. L’attività, quindi, riguarda soprattutto la tutela dei consumatori che potrebbero andare incontro, inconsapevolmente, all’acquisto dei prodotti finiti nella lista dei controlli. Allo stato attuale, vengono monitorate tutte le possibili opzioni.
In ogni caso, non sono da escludere nuovi accertamenti e controlli da effettuare all’interno di supermercati e rivendite che potrebbero esporre sugli scaffali la frutta candita prodotta dalla società tedesca. L’allerta è stata lanciata dopo aver verificato la sussistenza di errori nei metodi di conservazione della frutta. Il batterio, infatti, si sarebbe innestato a causa di metodi di mantenimento sottovuoto non conformi alla disciplina adottata in materia.
Su diversi lotti sarebbe scattato il sospetto della presenza del batterio dell’epatite a. Adesso, verrà verificata l’eventuale presenza dei prodotti sospetti tra le rivendite cittadine, con maggiore attenzione verso i grandi supermercati. L’obiettivo è quello d’impedire qualsiasi focolaio che possa incidere sulla salute di eventuali acquirenti. Per questo motivo, l’allerta è scattata anche tra gli uffici del servizio d’igiene pubblica dell’Asp.
I lotti di frutta candita, in base alle indicazioni giunte dalle direzioni sanitarie provinciali e da quella regionale, potrebbero essere state piazzate non soltanto nel circondario ma anche in altre province. Così, dovrebbero essere passati in rassegna gli eventuali lotti spediti dalla casa produttrice tedesca e giunti in zona.
Negli ultimi giorni, peraltro, i controlli sono stati rafforzati anche sul fronte della merce edulcorata. I carabinieri del nucleo antisofisticazioni di Ragusa hanno fatto visita a supermercati e piccole rivendite, in cerca di partite di latte, commercializzate da una nota azienda casearia, risultate non conformi ai parametri di legge dettati in materia.