Gela. Una sorta di centrale abusiva, destinata alla vendita di carburante agricolo agevolato.
La vendita nel capannone di contrada Gibilmuto. La scoperta avvenne all’interno di un capannone per la produzione di laterizi nella zona di contrada Gibilmuto. Gli inquirenti riuscirono ad individuare notevoli quantitativi di carburante, fino a ventunomila litri, messo in vendita violando la normativa in materia. A rispondere alle accuse, davanti al giudice Marica Marino, ci sono Salvatore Migliore, Emanuele Puccio, Sorin Burciu e Mauro Vivenzi. In base alle accuse, avrebbero tutti avuto un ruolo nel giro abusivo di carburante agevolato, originariamente destinato solo ai mezzi agricoli. In aula, i difensori di fiducia, gli avvocati Maurizio Scicolone, Angelo Cafà e Annalisa Lentini, hanno già preannunciato l’intenzione di chiedere la messa alla prova per tre imputati, ad esclusione del solo Vivenzi. Così, sono stati prospettati gli eventuali programmi di attività sociale che verranno sostenuti dagli imputati. La decisione definitiva sarà ratificata alla prossima udienza.