Filtri per sigarette venduti senza licenze, denunciati 4 cinesi

 
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Gela. Oltre 330 mila accessori per tabacchi da fumo, tra filtri e cartine, destinati alla vendita al pubblico ed aventi un valore commerciale complessivo di alcune migliaia di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Gela.

Le fiamme gialle hanno controllato quattro esercizi, situati nei comuni di Gela e Mazzarino gestiti da altrettanti soggetti di nazionalità cinese, sprovvisti della necessaria autorizzazione per la vendita di questi prodotti.

Si tratta di interventi eseguiti alla luce delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2020 che, dal 1° gennaio di quest’anno, ha introdotto un’imposta di consumo sui prodotti accessori al consumo dei tabacchi da fumo, consentendone la commercializzazione solo alle rivendite autorizzate, in possesso della licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

I rappresentanti legali delle imprese controllate, sprovvisti della prevista autorizzazione e che avevano continuato a vendere articoli per fumatori, in evasione delle accise, sono stati denunciati alla Procura di Gela per il reato di contrabbando

Gela. Oltre 330 mila accessori per tabacchi da fumo, tra filtri e cartine, destinati alla vendita al pubblico ed aventi un valore commerciale complessivo di alcune migliaia di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Gela.

Le fiamme gialle hanno controllato quattro esercizi, situati nei comuni di Gela e Mazzarino gestiti da altrettanti soggetti di nazionalità cinese, sprovvisti della necessaria autorizzazione per la vendita di questi prodotti.

Si tratta di interventi eseguiti alla luce delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2020 che, dal 1° gennaio di quest’anno, ha introdotto un’imposta di consumo sui prodotti accessori al consumo dei tabacchi da fumo, consentendone la commercializzazione solo alle rivendite autorizzate, in possesso della licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

I rappresentanti legali delle imprese controllate, sprovvisti della prevista autorizzazione e che avevano continuato a vendere articoli per fumatori, in evasione delle accise, sono stati denunciati alla Procura di Gela per il reato di contrabbando

Rischiano una sanzione pari a 5 euro per ogni grammo convenzionale di prodotto (per convenzione di legge, ogni cartina e ogni filtro sequestrati hanno un peso pari a un grammo ciascuno), oltre alla pena della reclusione da due a cinque anni.

Inoltre, la contestuale segnalazione alla competente Agenzia delle Dogane e dei Monopoli potrà comportare l’applicazione delle sanzioni accessorie che possono prevedere, oltre quella a carattere pecuniario da 5 a 10 mila euro, anche la chiusura dell’esercizio per un periodo non inferiore a cinque giorni e non superiore ad un mese.

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