Gela. Due ore di audizione, davanti ai componenti della commissione consiliare bilancio. L’amministratore della Ghelas Gianfranco Fidone non cambia linea. Il debito contratto dal Comune nei confronti della società in house va integralmente coperto, altrimenti non ci saranno soluzioni diverse rispetto alla messa in liquidazione. Il manager l’ha spiegato al presidente Valeria Caci e ai componenti Romina Morselli, Pierpaolo Grisanti, Salvatore Incardona e Giuseppe Spata. In base ai calcoli resi ormai noti dalla guida della municipalizzata, ammonta a circa tre milioni di euro il credito che la società vanta nei confronti del municipio, a cominciare dalle somme dovute ai lavoratori per il tfr, non versate da dieci anni. Fidone ha indicato le possibili soluzioni. “La ristrutturazione del debito è una condizione ineludibile – dice – le soluzioni ci sono. Il Comune potrebbe garantire un mutuo attivato da Ghelas, rientrando poi con i risparmi di spesa che sto mettendo in campo. E’ essenziale avere un dialogo e spero che si possa arrivare ad una soluzione, altrimenti sarà necessaria la messa in liquidazione, che non conviene a nessuno e continua a far maturare interessi”. La prossima settimana, l’assemblea dei soci dovrà decidere sul bilancio 2018, passaggio essenziale per gli equilibri finanziari della Ghelas. All’ordine del giorno, ci sono anche la ristrutturazione del debito e l’eventuale liquidazione.
“Sono problemi che, per la maggior parte, già conoscevamo – dice il vicepresidente della commissione Romina Morselli – il manager li ha spiegati in modo preciso e dettagliato. Ritengo però che non sia il momento degli avvoltoi politici, che vogliono approfittare della situazione molto delicata. Di certo, le responsabilità non sono da addebitare all’amministrazione Greco, in carica da appena tre mesi, anzi se si arriverà ad una soluzione condivisa bisognerà dare merito a questa giunta. Fortunatamente, l’appello ad abbassare i toni pare stia producendo i primi risultati e ci sono stati incontri tra gli uffici tecnici del Comune e i revisori Ghelas. Le soluzioni non sono molte. Il debito va ristrutturato oppure ci sarà la liquidazione. E’ chiaro che esistono divergenze sui conti, ma va verificato se siano aspetti solo tecnici oppure se ci sia stato ostruzionismo da parte degli uffici comunali. Ristrutturare il debito non sarà facile e all’amministrazione comunale tocca un intervento complesso”. I conti in rosso della municipalizzata, nelle ultime settimane, hanno fatto montare un clima di scontro, con la politica che deve cercare di porre rimedio ai “peccati” del passato.